CASIMIRO PIAZZA

Dall'artigianato all'arte popolare e ritorno

Casimiro Piazza è nato a Sonvico il 16 novembre 1944. Famiglia numerosa la sua: undici figli di cui tre tuttora viventi.
Già da piccolo Casimiro ha capito che bisognava darsi da fare, ad esempio come pastore di pecore e come tuttofare per i vicini di casa, specialmente per il “Bernard Giacomazzi“ (maestro falegname). Da quest’ultimo, che aveva la bottega proprio a pochi passi dalla sua abitazione, nel nucleo vecchio di Sonvico, Casimiro ha appreso fin da giovane la lavorazione e l’incisione sul legno, scolpendo piccole stelle.

Nel 1956, per puro caso cercando delle pecore smarrite, Piazza ha conosciuto in zona Creda-Bolla Pepo Frigerio con il quale, dopo il ritrovamento del gregge, ha stretto un’amicizia rinforzata dalla passione comune per la pittura. Pepo aveva studiato a Brera negli anni 1935-37 ed era bravissimo nel dipingere paesaggi, nature morte e anche ritratti.
Da lui Casimiro ha imparato molte cose, restando amico di Frigerio fino alla sua morte, nel 1999.

Nel 1959 Piazza ha conosciuto alla scuola professionale di Trevano il prof. Villa che, seguendolo nelle lezioni, gli ha insegnato alcune tecniche di pittura con la matita, l’olio e l’acrilico, istruendolo specialmente sulle prospettive attraverso il disegno tecnico e la riproduzione di paesaggi.

Negli anni, le esposizioni si sono susseguite a ritmo sostenuto: la prima collettiva si è tenuta nel 1958 a Trevano con il primo quadro “Chiesa Lauretana“ e la scultura del “Leone Morente di Lucerna“. La seconda esposizione si è tenuta nel 1959, sempre a Trevano alla scuola professionale, con il dir. Scacchi e il prof. Villa. A queste prime ne sono seguite un centinaio in tutto il Ticino.

Nel 1996, Piazza ha fondato, insieme a Clem Bernasconi (deceduto nel 2018), l’Associazione Pittori e Scultori Luganesi, dal 1999 Associazione Pittori e Scultori Ticinesi (APST). Casimiro ne è stato il promotore, l’organizzatore, il segretario e il Presidente per molti anni. Oggi l’APST è diretta (con molta passione, serietà e competenza) dall’artista Alexandra von Burg.

L’opera più importante di Piazza è sicuramente “L’Ultima Cena“ scolpita su legno di noce tra il 1999 e il 2004 e che ha impiegato oltre 4600 ore di lavoro. Le opere dell’Artista si trovano in collezioni private e pubbliche, nella chiesa della Madonna del Carmelo a Cozzo. Famose sono la Madonna in Marmo di Carrara a Cimadera e i tre bassorilievi su granito a Indemini (monti di Sciaga).

Il quadro “Mucche al pascolo sotto i Denti della Vecchia“ è esposto nel Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, mentre la Grande Croce in legno di noce è nella Chiesa di Sant’Antonio a Balerna. La “Figura che esce dalla materia” in marmo di Carrara, è esposta nella casa comunale di Novazzano e il quadro con il ritratto di Francesco Borromini è esposto nel Palazzo Presidenziale di Vilnius in Lituania. Sono numerosi gli stemmi scolpiti su legno di noce esposti in diversi comuni Ticinesi.

“Quando meno te l’aspetti, te ne combina qualcuna delle sue. Una la fa e cento le inventa, il Casimiro. Mosso sempre da un motore, una fucina in piena attività, scoppiettante.”Dalmazio Ambrosioni

Presentazione completa

Opere in spazi pubblici

  • Cozzo, chiesa parrocchiale, 2001-2002, grande mobile (6×1,90 m.) in legno di ciliegio e noce con scranni, bassorilievi e sculture. E’ sormontato da due Angeli, una Madonna e un Crocefisso, alti 2 metri.
  •  Cimadera, Cappella, 2004, “Madonna”, grande scultura in marmo bianco di Carrara.
  •  Cadro, Cappella, 2003, “Madonna” in terracotta, gessata e vetrificata.
  •  Indemini, Cappella di Sciaga, 3 bassorilievi in pietra: Madonna del Sasso, S. Antonio da Padova, S. Nicolao della Flüe
  •  Sonvico, 2002-2003, “Pietà”, marmo di Carrara
  •  Sonvico, Cimitero, 2004, Casa Lauretana, marmo di Carrara

Otto anni di lavoro per il bassorilievo in legno del Cenacolo di da Vinci
Nel 1974 Casimiro Piazza frequenta uno stage di scultura alla celebre scuola di Carrara. In quell’occasione realizza un Cenacolo di piccole dimensioni, in marmo di Carrara. La possibilità di esaudire il desiderio di riprendere il tema in un formato più grande gli si presenta nel 1990, quando in località Cioascio di Sonvico, taglia un enorme  noce di m. 1,12 di diametro alla base, lo trasporta a Sonvico, poi in una segheria di Lamone dove viene sezionato. Per otto anni, ogni 3 mesi ne cura l’essicazione e finalmente, il 18 marzo del 1999, giorno della nascita della nipotina Arianna, inizia a scolpire il bassorilievo che riproduce l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. L’ultimo colpo di scalpello è stato dato nell’ottobre 2004.

Vedi biografia completa

Negli anni, le esposizioni si sono susseguite a ritmo sostenuto: la prima collettiva si è tenuta nel 1958 a Trevano con il primo quadro “Chiesa Lauretana“ e la scultura del “Leone Morente di Lucerna“. La seconda esposizione si è tenuta nel 1959, sempre a Trevano alla scuola professionale, con il dir. Scacchi e il prof. Villa. A queste prime ne sono seguite un centinaio in tutto il Ticino.

Nel 1996, Piazza ha fondato, insieme a Clem Bernasconi (deceduto nel 2018), l’Associazione Pittori e Scultori Luganesi, dal 1999 Associazione Pittori e Scultori Ticinesi (APST). Casimiro ne è stato il promotore, l’organizzatore, il segretario e il Presidente per molti anni. Oggi l’APST è diretta (con molta passione, serietà e competenza) dall’artista Alexandra von Burg.

L’opera più importante di Piazza è sicuramente “L’Ultima Cena“ scolpita su legno di noce tra il 1999 e il 2004 e che ha impiegato oltre 4600 ore di lavoro. Le opere dell’Artista si trovano in collezioni private e pubbliche, nella chiesa della Madonna del Carmelo a Cozzo. Famose sono la Madonna in Marmo di Carrara a Cimadera e i tre bassorilievi su granito a Indemini (monti di Sciaga).

Il quadro “Mucche al pascolo sotto i Denti della Vecchia“ è esposto nel Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, mentre la Grande Croce in legno di noce è nella Chiesa di Sant’Antonio a Balerna. La “Figura che esce dalla materia” in marmo di Carrara, è esposta nella casa comunale di Novazzano e il quadro con il ritratto di Francesco Borromini è esposto nel Palazzo Presidenziale di Vilnius in Lituania. Sono numerosi gli stemmi scolpiti su legno di noce esposti in diversi comuni Ticinesi.

“Quando meno te l’aspetti, te ne combina qualcuna delle sue. Una la fa e cento le inventa, il Casimiro. Mosso sempre da un motore, una fucina in piena attività, scoppiettante.”Dalmazio Ambrosioni